CRITERI DI SCELTA DEGLI ESTINTORI
Per la scelta ci si può riferire al D.M. 10-03-1998 ed anche alla norma NFPA secondo la quale ciascun tipo di estintore, in funzione delle specifiche caratteristiche, viene classificato con una sigla costituita da un numero e da una lettera. Come già detto il numero dà la dimensione dell’incendio che quell’estintore è in grado di spegnere, mentre la lettera indica la classe dell’incendio.
Nelle norme viene codificata inoltre la potenzialità dell’estintore e vengono definite anche le massime aree proteggibili da un singolo apparecchio, come già riportato indicativamente nella tabella. Per quanto sopra, una volta stabilita la classe dell’incendio e quindi definito il tipo o i tipi adatti, bisogna passare a considerare le caratteristiche del locale da proteggere ed in particolare la velocità di propagazione del fuoco, l’intensità di calore sviluppabile, i fumi prodotti dai materiali presenti, l’area da proteggere, la distanza da percorrere per raggiungere l’estintore ecc., allo scopo di stabilire il livello di pericolo dell’area interessata secondo la seguente classificazione:
A) LUOGHI DI LAVORO A RISCHIO DI INCENDIO BASSO
Si intendono a rischio di incendio basso i luoghi di lavoro o parte di essi, in cui sono presenti sostanze a basso tasso di infiammabilità, le condizioni locali e di esercizio offrono scarse possibilità di sviluppo di principi di incendio ed in cui, in caso di incendio, la probabilità di propagazione dello stesso è da ritenersi limitata.
B) LUOGHI DI LAVORO A RISCHIO DI INCENDIO MEDIO
Si intendono a rischio di incendio medio i luoghi di lavoro o parte di essi in cui sono presenti sostanze infiammabili e/o condizioni locali e/o di esercizio che possono favorire lo sviluppo di incendi, ma nei quali, in caso di incendio, la probabilità di propagazione dello stesso è da ritenersi limitata. Si riportano in allegato IX, esempi di luoghi di lavoro a rischio di incendio medio.
C) LUOGHI DI LAVORO A RISCHIO DI INCENDIO ELEVATO
Si intendono a rischio di incendio elevato i luoghi di lavoro o parte di essi, in cui:per presenza di sostanze altamente infiammabilità e/o per le condizioni locali e/o di esercizio sussistono notevoli probabilità di sviluppo di incendi e nella fase iniziale sussistono forti probabilità di propagazione delle fiamme, ovvero non è possibile la classificazione come luogo a rischio di incendio basso o medio.
Tali luoghi comprendono:
• aree dove i processi lavorativi comportano l’utilizzo di sostanze altamente infiammabili (p.e. impianti di verniciatura), o di fiamme libere, o la produzione di notevole calore in presenza di materiali combustibili;• aree dove c’è deposito o manipolazione di sostanze chimiche che possono, in determinate circostanze, produrre reazioni esotermiche, emanare gas o vapori infiammabili, o reagire con altre sostanze combustibili;• aree dove vengono depositate o manipolate sostanze esplosive o altamente infiammabili;• aree dove c’è una notevole quantità di materiali combustibili che sono facilmente incendiabili;• edifici interamente realizzati con strutture in legno o di grandi dimensioni;• ambienti dove c’è grande presenza di persone dalle capacità motorie limitate.
Quanti ESTINTORI vanno collocati in rapporto alla superficie e al tipo di rischio?